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IL VICEPRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA FITTO: “GORIZIA SIMBOLO DELL’UNITÀ E DEI VALORI EUROPEI”

“In onore della città di Gorizia, che ha rappresentato un luogo di complesse situazioni del passato ma che oggi rappresenta il simbolo dell’unità e dei valori europei”: questa la dedica che Raffaele Fitto, vicepresidente esecutivo della Commissione Europea con deleghe alla Coesione e alle Riforme, ha scritto sul Libro d’onore del Comune di Gorizia. In città per l’evento Interreg GO!, si è fermato in municipio per un incontro con il sindaco, Rodolfo Ziberna, insieme al ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, all’assessore regionale Barbara Zilli e al presidente del Gect GO, Paolo Petiziol.

Dopo aver consegnato al vicepresidente il documento “Gorizia, Nova Gorica e Šempeter Vrtojba il confine simbolo dell’Europa che dialoga: da teatro di guerra a laboratorio di pace”, relativo al percorso intrapreso dal territorio transfrontaliero per il superamento del confine e ai passi ancora da compiere, il sindaco ha rimarcato: “Ringrazio il vicepresidente Fitto per l’attenzione che ci dedica. Sottolineo la necessità di risorse per portare avanti il percorso che abbiamo avviato: mi riferisco al “dopo Capitale europea della cultura”. Ritengo importante individuare un percorso specifico da dedicare alle città sul confine come la nostra, che per innumerevoli ragioni soffrono più di altre della diversità di norme statali, per esempio misure incentivanti o meccanismi di premialità”.

Esprimendo l’auspicio che sia possibile avviare una proficua collaborazione affinché la Capitale europea della cultura possa trovare pieno sviluppo in futuro e non si limiti al 2025, Raffaele Fitto ha quindi spiegato: “La Commissione europea, in particolare la Direzione generale delle Politiche regionali, ha scelto Gorizia e Nova Gorica per questo importante evento Interreg, per dare un segnale di attenzione significativo, perché la politica transfrontaliera di cooperazione rappresenta in questa realtà un esempio importante in termini di risultati raggiunti. Ed è per questo che il grande messaggio e il valore simbolico della Capitale europea della cultura Nova Gorica-Gorizia devono essere una base anche per costruire politiche per il futuro. Il lavoro che stiamo conducendo va in due direzioni: da una parte adeguare gli attuali programmi della politica di coesione ai nuovi scenari che abbiamo di fronte e dall’altra creare le condizioni per rafforzare questa politica nell’ambito della discussione che avremo nei prossimi mesi per il futuro bilancio”.

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