ABANO TERME (PD) : FERMATO IN POCHE ORE IL PRESUNTO AUTORE DELLA RAPINA COMMESSA SABATO SCORSO ALL’ALIPER

Un’operazione lampo, condotta con meticolosità chirurgica e grande acume investigativo, ha permesso ai Carabinieri dell’Aliquota Operativa del N.O.R. della Compagnia di Abano Terme e della Stazione di Monselice di assicurare alla giustizia, in meno di 24 ore dal fatto, l’autore di una rapina perpetrata ai danni dell’Aliper di Monselice. I fatti risalgono al tardo pomeriggio del 6 dicembre 2025, quando, intorno alle ore 18.10 circa, un uomo con il volto travisato ha fatto irruzione nell’esercizio commerciale di via Squero. Armato di coltello, il malvivente ha minacciato una delle cassiere, seminando il panico tra i presenti, per poi farsi consegnare l’incasso, di circa € 500 e darsi a una precipitosa fuga a piedi.
Le indagini, scattate nell’immediatezza dei fatti, hanno visto i militari dell’Arma, con la collaborazione della Polizia Locale del luogo, impegnati in una capillare analisi dei sistemi di videosorveglianza comunali e privati. Grazie a una profonda conoscenza del territorio e all’utilizzo delle tecnologie di monitoraggio, gli investigatori sono riusciti a ricostruire, frame dopo frame, l’intero percorso del rapinatore, “pedinandolo” virtualmente senza soluzione di continuità.
Le immagini hanno svelato un quadro probatorio inequivocabile: l’uomo, uscito da una struttura ricettiva (affittacamere) del centro storico alle ore 18:00 circa, ha percorso a piedi poche centinaia di metri per raggiungere l’obiettivo. Dopo aver compiuto il raid criminale in pochi istanti, ha ripercorso il tragitto a ritroso, correndo verso il proprio nascondiglio. Durante la fuga, credendo di non essere osservato, il soggetto si è liberato del travisamento (passamontagna e berretto) e del giubbotto, permettendo alle telecamere di catturare dettagli fisici fondamentali per la sua identificazione.
Incrociando i dati visivi con gli accertamenti esperiti presso la struttura alloggiativa, i Carabinieri hanno stretto il cerchio attorno a un uomo di 38 anni, originario della Puglia, risultato essere già sottoposto alla misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali per reati specifici di rapina, e domiciliato presso una comunità di recupero a Tribano.L’epilogo è avvenuto nella notte dell’8 dicembre. I militari del N.O.R.M. di Abano Terme e della Stazione di Monselice hanno effettuato un blitz presso la comunità dove il sospettato risiedeva. La perquisizione ha dato esito positivo: è stato rinvenuto il coltello utilizzato per la rapina, riconosciuto successivamente anche dalle vittime, nonché gli indumenti indossati durante l’azione criminosa, perfettamente compatibili con quelli immortalati dalle telecamere.
Di fronte a un quadro indiziario definito “grave, preciso e concordante”, e considerato il concreto pericolo di fuga, i Carabinieri hanno proceduto al fermo di indiziato di delitto. L’uomo è stato associato alla Casa Circondariale di Padova a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’indagine non si è fermata all’ultimo episodio. Grazie agli elementi acquisiti, i Carabinieri hanno collegato il fermato ad altri due violenti episodi che avevano scosso la comunità quella al “Bar Fortuna” della stazione ferroviaria (24 novembre) e quella al negozio “Tigotà” di Conselve (29 novembre). In entrambi i casi, il modus operandi violento e le minacce a mano armata avevano destato forte allarme sociale.
Questa operazione testimonia ancora una volta la costante presenza e l’efficacia dell’Arma dei Carabinieri nel controllo del territorio, garantendo una risposta rapida e decisa a tutela della sicurezza dei cittadini.




