Attorno alle 13.00 di oggi la Centrale del Suem è stata contattata da alcune persone che avevano sentito delle grida di aiuto, provenire dai boschi in località Caracoi Agoin a Rocca Pietore. Attivato il Soccorso alpino della Val Pettorina, una squadra in contatto telefonico con i chiamanti è risalita al luogo dove si trovava un cercatore di funghi, che era caduto e aveva riportato un sospetto politrauma. Sbarcati nelle vicinanze con il verricello dall’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, equipe medica e tecnico di elisoccorso hanno prestato le prime cure al 33enne padovano, per poi imbarellarlo e issarlo a bordo. L’infortunato è stato trasportato all’ospedale di Treviso.
Verso le 14.20 degli escursionisti hanno lanciato l’allarme per un uomo bloccato in un canale friabile. Dalle prime sommarie informazione, si sapeva che poteva essere uscito dalla Ferrata Dibona a Cortina d’Ampezzo e che avesse un trauma alla gamba. In suo aiuto è quindi subito decollato Falco 2, che lo ha individuato in una posizione estremamente precaria alcune decine di metri sotto il Rifugio Son Forca, lo ha recuperato con un verricello di 25 metri, per riportarlo al Rifugio e affidarlo ad un soccorritore di Cortina casualmente sul posto, che lo ha riaccompagnato a valle. In realtà il 60enne, residente a Mestre (VE), era partito dal Rifugio Son Forca verso Forcella Staunies. Lungo il percorso però si era allontanato dalla traccia, salendo e avvicinandosi alla parte rocciosa, finché non era più stato in grado di muoversi e nemmeno di prendere il cellulare per chiedere aiuto, ma non era infortunato. Alcuni escursionisti polacchi che lo avevano visto in difficoltà erano riusciti a calargli un cordino e materiale da ferrata per tentare di assicurarsi a qualche spuntone di roccia, in attesa dei soccorsi.