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VENETO : GIOVEDI’ 23 GENNAIO 2025 SCIOPERO E PRESIDIO IN LAFERT A SAN DONA’ E NOVENTA DI PIAVE (VENEZIA)

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO :

In data 13.01.2025 l’azienda Lafert Spa (Gruppo Sumitomo) ha comunicato, alle OO.SS. e
alle RSU di tutti gli stabilimenti italiani, la chiusura del sito di Fusignano (Ra), prevista per
il 31.03.2025, lasciando 60 lavoratrici e lavoratori senza occupazione.
Una decisione grave ed inaccettabile per le organizzazioni sindacali e le RSU, visto e
considerato che si possono ancora utilizzare gli ammortizzatori sociali per gestire il
perdurante vuoto lavoro.
Tale decisione unilaterale non può essere presa in considerazione, vanno riviste le scelte e
soprattutto si avvii quanto prima un confronto nel merito dei carichi di lavoro e degli
investimenti previsti, atti a fronteggiare la drammatica situazione di Fusignano ma anche
quanto sta accadendo sui siti del veneziano da ormai troppo tempo coinvolti con la cassa
integrazione.Solo a giugno 2024 il piano industriale presentato prevedeva il rilancio e investimenti a
Fusignano mantenendo stabile l’occupazione…..a distanza di 7 mesi ci viene comunicata
la chiusura!
Investimenti praticamente assenti in tutti i siti che non possono che preoccupare le parti
sociali, i lavoratori, le lavoratrici e le istituzioni del territorio interessate al futuro di
un’azienda storica come la LAFERT. Mancati investimenti che si riflettono anche in mancati interventi sul tema della sicurezza, dove manca un confronto serio e costruttivo con le RSU, anche riguardo le innumerevoli
segnalazioni fatte dai lavoratori, circa 170 nei due siti veneziani!
Nelle giornate del 21 e 22 gennaio c.a. si sono svolte le assemblee con tutte le lavoratrici
e lavoratori dove è stata illustrata la situazione e votato all’unanimità un pacchetto di
ore di sciopero. Le prime 2 ore saranno fatte il 23 gennaio p.v. con presidio dalle ore 9.00 alle ore 11.00
nei due siti veneziani.
Nel frattempo chiediamo all’azienda di fare un passo indietro riguardo la chiusura del sito di
Fusignano e di non procedere a nessun trasferimento di mezzi/impianti/prodotti dalle linee di
produzione. Se non avremmo notizie soddisfacenti nel breve termine siamo pronti ad alzare il livello della
mobilitazione a difesa dei salari, della sicurezza e di tutti i posti di lavoro.

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