Nel cuore medievale di Montagnana, tra mura possenti e atmosfere d’altri tempi, il Palazzo Magnavin-Foratti si è trasformato, dal 26 aprile al 4 maggio, in un palcoscenico vibrante di creatività. La mostra collettiva “Montagnana con gli Artisti”, promossa con passione dall’associazione culturale “Montagnana con Te”, ha riscosso un grande successo di pubblico e consensi, regalando ai visitatori un percorso emozionale attraverso opere di pittura, scultura e tecniche miste.
L’inaugurazione, avvenuta sabato 26 aprile alle ore 18:00, ha visto le sale del palazzo riempirsi di volti incuriositi, occhi attenti e sorrisi ispirati. Loredana Borghesan, in rappresentanza dell’associazione organizzatrice, ha sottolineato con parole sentite l’importanza di valorizzare il talento locale: «Con la loro sensibilità i nostri artisti rappresentano un’eccellenza del territorio… Hanno la capacità di esprimere, attraverso linguaggi differenti, sentimenti che le parole spesso non riescono a declinare».
E che talento, quello dei quattordici artisti in esposizione: Lorenzo Bello, Anna Chiara Boggian, Carmen Cassighi, Matteo Dal Santo, Monica Favalli, Monica Franceschetti, Federica Francescon, Andrea Giro, Tiziana Guglielmo, Tiziano La Mura, Giuseppe Mantoan, Venanzio Mantoan, Stefano Toffanin e Franco Trevisan. Le loro opere, diverse per stile e tecnica, hanno tessuto un dialogo intenso con le pareti antiche del palazzo, creando un connubio raro tra arte e architettura.
L’architetto Loreno Galuppo, con maestria e sensibilità, ha curato la presentazione degli artisti, guidando il pubblico in un viaggio tra visioni personali e interpretazioni condivise. La serata è stata ulteriormente impreziosita dalla presenza del vicepresidente del Consiglio Regionale Enoch Soranzo e del sindaco di Casale di Scodosia Marcello Marchioro, a testimonianza dell’interesse istituzionale verso l’arte e la cultura come strumenti di coesione e crescita collettiva.
Non solo una mostra, ma un’esperienza. “Montagnana con gli Artisti” ha invitato residenti e visitatori a scoprire — o riscoprire — la bellezza che nasce dal territorio e che, silenziosamente, si racconta attraverso le mani e i cuori di chi crea.
E se è vero che l’arte trova casa dove l’anima si sente accolta, allora Palazzo Magnavin-Foratti, definito da molti “un angolo di Venezia in terraferma”, ha dimostrato di essere dimora perfetta: non solo cornice, ma parte viva della narrazione.
Ingresso libero, emozioni incluse.
