Negli ultimi mesi si stanno verificando in tutta Italia nuove forme di truffe agli
anziani legate all’emergenza in atto epidemiologica: dal congiunto ammalato che ha
bisogno di aiuti economici per cure anti-covid, ai finti operatori che con tesserini e
divise false di Croce Rossa, Protezione civile, aziende sanitarie, impiegati del
comune , con il solo intento di entrare in casa e razziare denaro e gioielli, si offrono
di eseguire gratuitamente il tampone per l’accertamento della positività al Covid-19 o
di sanificare il denaro o offrire farmaci e mascherine.
A Padova nel solo pomeriggio di oggi sono giunte sulla linea di emergenza del 113
della Questura di Padova ben 9 segnalazioni di truffe ai danni di anziani
ultraottantenni, di cui sette fortunatamente non andate a buon fine.
In quattro circostanze la tecnica è stata sempre la stessa: il truffatore telefonico si è
spacciato per la figlia della vittima che, avendo scoperto di essersi ammalata, ha
chiesto ingenti somme di denaro per acquistare un costoso farmaco anti Covid. Tre
delle potenziali vittime non hanno abboccato all’inganno ed hanno contattato subito i
propri familiari, allertando il 113. Una signora di 90 anni, invece, è stata contatta da
un finto nipote dichiaratosi ammalato e credendo fosse vero quanto appreso, ha
inserito in un sacchetto diversi gioielli e 4 mila euro e, per evitare eventuali rischi di
contagio, lo ha lanciato dalla finestra del suo appartamento in zona Arcella, ad una
presunta amica della figlia giunta a ritirare la somma di denaro.
Le restanti cinque segnalazioni di tentate truffe telefoniche avvenute nel pomeriggio
odierno, invece, hanno avuto tutte come pretesto la richiesta di una ingente somma di
denaro da parte del finto parente necessaria per pagare una cauzione a seguito di un
grave incidente cui lo stesso era rimasto coinvolto. In una circostanza un’anziana di
88 anni residente in zona Arcella, credendo alla storia, ha consegnato diversi gioielli
ad una presunta amica del finto nipote sopraggiunta sotto casa della donna.
Episodi questi in cui viene sfruttata la vulnerabilità delle vittime, per lo più persone
anziane che vivono sole e quindi più propense a dare fiducia agli sconosciuti.
La Questura di Padova lancia l’appello a tutti i cittadini e in particolare agli anziani di
diffidare degli sconosciuti, raccomandando di fare molta attenzione: non esistono
medici o altre persone incaricate di fare controlli porta a porta senza una campagna
preventiva di comunicazione, è importante rivolgersi al 113 e alle Forze dell’Ordine
per segnalare comportamenti sospetti o situazioni di pericolo.
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