Nel mese di gennaio si è registrato in Veneto un saldo occupazionale positivo per circa 18.100 posizioni di lavoro dipendente, ma si tratta di un risultato inferiore a quello del 2020 (+19.925), che a sua volta già denotava un cospicuo rallentamento rispetto al 2019 (+24.000 Le assunzioni, il cui andamento risulta particolarmente significativo per cogliere le tendenze del mercato del lavoro in questa fase di difficile raffronto con il passato, risultano nell’ultimo mese 40.884, in calo del 27% rispetto all’anno passato e del 32% rispetto a quello precedente. I settori più in difficoltà si confermano turismo e commercio, i più colpiti dalle restrizioni anti Covid, e a gennaio registrano rispettivamente un calo delle assunzioni del 79% e del 34%. Nell’ultimo anno i posti di lavoro persi nel settore turistico, compresi alberghi, bar e ristoranti, sono stati circa 14.800. Altri 1.400 sono andati persi nel commercio (supermercati e negozi) e in difficoltà risultano anche i settori industriali, a cominciare da occhialeria e sistema moda, a dimostrazione che il blocco del turnover determinato dal blocco dei licenziamenti tende a “ingessare” il mercato del lavoro. La pandemia sembra aver risparmiato solamente il settore delle costruzioni, l’agricoltura, i servizi informatici e il terziario avanzato. A livello provinciale, il saldo del mese di gennaio è positivo in tutti i territori, come usuale a inizio d’anno, ma in diminuzione rispetto all’analogo mese del 2020, con l’eccezione di Verona, che fa registrare un +6.081 a fronte del +5.625 di un anno fa.
VERONA : CONFERENZA STAMPA ODIERNA
Dalla sede della protezione civile di Marghera (Venezia) anche oggi la conferenza stampa del presidente Luca Zaia sull'andamento dei contagi...