Poche adesioni, ma qualche multa e attimi di tensione, per l’iniziativa «Io apro», organizzata dagli imprenditori — specie ristoratori e baristi per protestare contro le chiusure imposte per arginare la pandemia a suon di DPCM dal governo Conte . Un centinaio in Veneto i locali che hanno aderito. Tra essi, anche «Nuova locanda al Sole» di Vo’ Euganeo, il bar frequentato dalla prima vittima di Covid in Italia, il 77enne Adriano Trevisan morto il 21 febbraio, e primo focolaio nella nostra regione che ha ricevuto la sanzione con relativa chiusura del locale. La «sfida» allo Stato ha avuto la reazione che ci si aspettava, come ordinato dalle Prefetture nei giorni scorsi: i controlli da parte delle forze dell’ordine hanno portato a diverse sanzioni, come quelle toccate agli anziani sorpresi a giocare a carte in un bar di Belluno, o il barista multato assieme al suo cliente nel Bassanese. In Padova e Provincia i Carabinieri hanno controllato 121 locali e 110 persone comminando una sanzione covid ad una persona che non aveva titolo per restare fuori dal comune di residenza . A Padova i controlli hanno interessato anche la nota pasticceria Les Sablon, e anche qui clienti e titolare sono stati identificati. «Vogliamo poter lavorare, i clienti sono con noi», ripetono gli imprenditori, che hanno deciso di aprire, solo per oggi, pur consapevoli che sarebbero scattate le sanzioni. La protesta è stata organizzata attraverso i social network e con delle chat su Telegram, ma fin subito si sono registrate le prese di distanza dall’iniziativa da parte delle associazioni di categoria.
VERONA : CONFERENZA STAMPA ODIERNA
Dalla sede della protezione civile di Marghera (Venezia) anche oggi la conferenza stampa del presidente Luca Zaia sull'andamento dei contagi...