
“Dall’inaugurazione dell’anno giudiziario emerge un dato: più passa il tempo e più la situazione peggiora. A Treviso i processi si allungano addirittura di quattro mesi rispetto alla media precedente: le carenze sono a livello di voragine, mancando il 30% del personale, con una percentuale che sale al 40% se si considerano permessi e part-time. Se davvero si vogliono combattere le mafie, la corruzione e i reati ambientali serve un sistema in grado di garantire lo svolgimento dei processi. Serve dunque dotare di mezzi e personale i luoghi della giustizia”. La presa di posizione è del Consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni.
“In Consiglio regionale, sull’emergenza giustizia – ricorda l’esponente dem – abbiamo approvato all’unanimità due mozioni: una della maggioranza e una dell’opposizione, a mia prima firma. E sempre il Consiglio ha ospitato in Commissione legalità il Procuratore della Repubblica, capo di Venezia nonché della DDA del Veneto, Bruno Cherchi che ha sottolineato il bisogno estremo di magistrati, ma soprattutto di personale amministrativo che faccia il lavoro d’ufficio relativo alle tante pratiche sul tavolo. La vicenda di Santa Maria di Sala dimostra come vi sia bisogno di un duro lavoro di approfondimento per arrivare a certi risultati”. Il consigliere regionale Andrea Zanoni in particolare si rivolge al ministro della Giustizia, Carlo Nordio: “Di parole se ne sono versate troppe. Nordio, che viene proprio dal nostro territorio, e che ricopre da mesi questo ruolo di responsabilità, metta fine ai bei discorsi e agisca”.



