Si torna a respirare aria di libertà e di (quasi) normalità. Lo ha deciso ieri pomeriggio il Comitato tecnico scientifico. Decadono una serie di restrizioni che, dalle feste natalizie, limitavano movimenti, opportunità, accesso ai servizi in tutta la Regione . E allora via libera agli spostamenti fuori dal proprio Comune di residenza e libero accesso al tavolino del bar per un caffè, al pranzo al ristorante, ma anche alle visite ai musei.
È CONSENTITO USCIRE DAL PROPRIO COMUNE. La novità più significativa è la possibilità di uscire dal proprio Comune di residenza senza dover mostrare alcuna autocertificazione, con l’obbligo però di restare entro i confini regionali e di non violare il coprifuoco. Almeno fino al 5 marzo e salvo nuove retrocessioni in zona arancione, dalle 22 alle 5 , sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.
SI PUÒ FAR VISITA AD AMICI CHE ABITANO IN UN’ALTRA CITTÀ. Per quanto riguarda le visite a conoscenti e parenti in quest’area è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata che si trova in un’altra città purché dentro i confini della regione di residenza, sempre tra le 5 del mattino e le 22. Possono andare un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. Ovviamente a questo numero vanno aggiunti eventuali minorenni o persone disabili. Vietato far visita ad amici e parenti, anche genitori, che si trovano in un’altra regione o provincia autonoma: non si potrà fino al 15 febbraio, salvo ulteriori nuove disposizioni.
CAMBIANO LE REGOLE PER LE SECONDE CASE. Resta valida la possibilità di recarsi nelle seconde case, anche se si trovano in regioni di colore diverso, purché i contratti di proprietà o di affitto siano anteriori al 14 gennaio. Sono esclusi tutti i titoli di godimento successivi a questa data, comprese quindi le locazioni brevi non soggette a registrazione. Naturalmente, la casa di destinazione non deve essere abitata da persone non appartenenti al nucleo familiare convivente con l’avente titolo. Le mamme e papà separati o divorziati possono raggiungere il figlio che si trova nella casa dell’altro genitore anche se questo significa andare in un’altra Regione.
IN CHE ORARI SI PUÒ PRENDERE UN CAFFÈ AL TAVOLINO DEL BAR . Bar e ristoranti tornano a respirare. In zona gialla è possibile infatti consumare cibi e bevande all’interno dei bar, dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione, dalle 5 alle 18. Negli stessi orari è consentita senza restrizioni la vendita con asporto di cibi e bevande. E qui c’è una sottile linea di confine: “La vendita con asporto”, si legge nelle Faq del Governo, “è possibile anche dalle 18 alle 22, ma è vietata in tali orari ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina o commercio al dettaglio di bevande”. La consegna a domicilio è invece consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti.
RIAPRONO I CENTRI COMMERCIALI NEL FINE SETTIMANA. Come in zona arancione, anche in quella gialla i negozi all’interno dei centri commerciali sono aperti ad esclusione delle giornate festive e prefestive. Fanno come sempre eccezione farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole. Possono invece restare aperti anche nel weekend tutti gli altri negozi al dettaglio a condizione che siano assicurati, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, gli ingressi contingentati e la sosta all’interno dei locali per il tempo necessario a concludere l’acquisto.
QUALI SARANNO LE REGOLE PER I MUSEI. Un’altra bella notizia, che arriva dopo parecchio tempo; possono riaprire mostre, musei, istituti e luoghi della cultura, dal lunedì al venerdì nel rispetto del coprifuoco. Resteranno quindi chiusi nel fine settimana. L’ingresso in queste strutture sarà ovviamente vincolato da ingressi contingentati e dal rispetto delle misure anti-Covid. Restano vietate le fiere e tutti gli eventi assimilabili di tipo commerciale.
SI PUÒ ANDARE A CACCIA IN UN ALTRO COMUNE. L’attività venatoria può essere praticata ovunque, “rimanendo sempre all’interno della propria Regione o Provincia autonoma”, si legge nelle Faq del Governo relative alla zona gialla. Restano invece sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali sono sospese, “fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza per le attività riabilitative o terapeutiche e per gli allenamenti degli atleti, professionisti e non professionisti, che devono partecipare a competizioni ed eventi riconosciuti di rilevanza nazionale con provvedimento del Coni o del Cip”.
SI POSSONO ORGANIZZARE ASSEMBLEE DI CONDOMINIO. Era possibile farlo anche in zona arancione. Tuttavia, nonostante il calo della curva dei contagi, resta fortemente consigliato svolgere queste in modalità a distanza. Laddove ciò non sia possibile, per lo svolgimento in presenza occorre rispettare le disposizioni in materia di distanziamento sociale e uso dei dispositivi di protezione individuale.
È CONSENTITO PARTECIPARE A UN FUNERALE IN UN’ALTRA CITTÀ. In zona gialla è possibile uscire dal proprio Comune liberamente, restando in Regione. Quindi è consentito andare ad un funerale anche se si trova in un’altra provincia veneta, purché siano rispettate le misure organizzative e di prevenzione e sicurezza. Se invece le esequie si svolgono in un’altra regione, anche di un altro colore, è consentito partecipare solo se il funerale è quello di un parente stretto (quindi fino al secondo grado) o dell’unico parente rimasto.