PADOVA : CISINT (Lega) “Partite le richieste di accesso civico per sospette moschee irregolari di Susegana e Padova. PEC anche all’USR del Veneto”

Partite oggi le PEC per la richiesta di accesso civico indirizzate al Comune di Susegana — in riferimento al centro islamico finito al centro delle polemiche di queste ore, sito in via Caduti sul Lavoro 968 — e al Comune di Padova, relativamente alla situazione critica di via Turazza 17, altra sede di un centro islamico che da troppi anni crea disagi e preoccupazioni ai residenti.
Forti delle chiare e limpide decisioni del Consiglio di Stato sui casi delle moschee irregolari di Monfalcone, con questi primi atti formali si apre una nuova pagina nel percorso di difesa dei nostri valori , della nostra identità e dei cittadini. Una risposta concreta a chi si rifiuta di applicare la legge, magari preferendo la Sharia, e pretende di vivere in zone grigie, approfittando dell’assenza di una specifica regolamentazione. È il caso, questo, di troppe comunità islamiche presenti sul territorio nazionale, che — a causa della mancata attuazione dell’articolo 8 della Costituzione — si sentono libere di operare senza regole chiare. Il ‘va bene tutto’ della sinistra ha permesso a molte associazioni e centri culturali fittizi di insediare nelle nostre città vere e proprie moschee irregolari, come a Monfalcone e a Mestre, senza rispettare le norme urbanistiche e creando gravi disagi ai residenti. Ora è arrivato il momento di dire basta. L’assenza di una norma adeguata impedisce, inoltre, un controllo serio su chi predica – chi si autodefinisce Imam – e su cosa viene insegnato e predicato. Assente anche un obbligo di trasparenza sui fondi raccolti ed impiegati.
L’accesso civico ci consentirà di acquisire informazioni utili per valutare l’effettiva irregolarità di questi luoghi di culto, al fine di poter poi sollecitare gli interventi degli enti preposti.
Attraverso questo modello di verifica e denuncia, intendo avviare una vera e propria campagna di ascolto e raccolta di segnalazioni su tutto il territorio nazionale, riguardo a casi sospetti di moschee irregolari. Una campagna che vuole supportare quegli amministratori locali disposti a collaborare e sollecitare chi invece ha scelto di voltarsi dall’altra parte.
I cittadini potranno inviare le proprie segnalazioni direttamente a me alla mail: segnalazioni.moscheeirregolari@gmail.com
Inoltre, come promesso, è partita un’ulteriore PEC con richiesta di accesso civico all’Ufficio scolastico regionale del Veneto, per chiedere chiarimenti in merito alla scuola dell’infanzia di ispirazione cattolica di Susegana, che ha portato bambini di quattro e cinque anni in una moschea e li ha fatti pregare Allah inginocchiati con le insegnanti coperte dal velo. In particolare, ho chiesto se l’istituto in questione beneficia di contributi pubblici e a quanto ammontino tali fondi.