DISAGIO GIOVANILE E BULLISMO: UN CONVEGNO PROMOSSO DALLA SOMSI PORDENONE CONFRONTA BUONE PRATICHE E RISULTATI OTTENUTI A SCUOLA TRAMITE IL DIALOGO E LA MEDIAZIONE UMANISTICA

Anche nel 2025 la Storica Società Operaia di Pordenone rinnova il suo impegno dedicato ai temi del disagio giovanile, portando a conoscenza importanti dati e modalità operative per discutere, confrontarsi e offrire spunti per approcci costruttivi alla comunità educativa: genitori, insegnanti, operatori del sociale. Martedì 2 dicembre, presso il Convento di San Francesco a Pordenone, l’argomento sarà “Il bullismo: questo conosciuto”, dibattuto nel convegno che dalle 17.00 alle 19.00 riunirà esperienze e buone pratiche su un tema purtroppo spesso al centro della cronaca per i suoi tragici esiti soprattutto sugli adolescenti.
Curato dalla Consigliera SOMSI Lucilla Moro e sostenuto dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dal Comune di Pordenone, il convegno darà spazio in particolare a una prassi, quella della “mediazione umanistica”, che si sta implementando presso diverse scuole offrendo ottimi riscontri nell’impegno a disinnescare situazioni di conflittualità, tensione e bullismo.
Attivare la mediazione umanistica implica infatti l’adozione di un approccio non punitivo, basato sui metodi già sperimentati con successo nella “giustizia riparativa”, per affrontare i conflitti e trasformare le dinamiche di potere negative.
Ne daranno riscontro due istituti scolastici cittadini: l’IC Pordenone Torre, con la partecipazione delle docenti Arianna Calabretto e Maria Napolitano insieme al Dirigente scolastico Vladimiro Giacomello, e l’IC Pordenone Sud, con il Dirigente Scolastico Francesco Gri e la Collaboratrice Vicaria Silvia Burelli, la docente responsabile del progetto Sara Volpato, insieme ai referenti di due associazioni coinvolte sul campo, la Polisportiva Villanova rappresentata da Edoardo Muzzin e l’Associazione La Voce con Lara De Biasi. Interverrà in veste di esperta la dottoressa Franca Da Re, psicologa e già Dirigente tecnico del Ministero dell’Istruzione. Prolusione istituzionale del presidente SOMSI Sandro Moretti e dell’Assessora alle Politiche Sociali del Comune di Pordenone Guglielmina Cucci.
Si conoscono purtroppo le caratteristiche del bullismo in quanto comportamento offensivo e violento persistente, che può manifestarsi in diverse forme: fisico, verbale o online. Le vittime di bullismo subiscono danni psicologici, come ansia, depressione, problemi di autostima e di sonno, e possono manifestare problemi fisici.
La mediazione umanistica affronta queste problematiche andando oltre la punizione, per focalizzarsi piuttosto sulla comprensione reciproca e sulla riparazione delle relazioni danneggiate.
Il percorso prevede la formazione di “studenti-mediatori”, che, una volta acquisite competenze di ascolto attivo e capacità di facilitare la risoluzione dei conflitti, in una posizione alla pari (e sempre supportati da insegnanti ed esperti), promuovano il dialogo per trovare soluzioni condivise orientate a superare la tensione e migliorare la relazione. Sono previsti anche i “circles” o cerchi di mediazione, altro strumento finalizzato sempre a favorire il dialogo.
L’obiettivo più ambizioso è naturalmente quello di creare una “cultura della mediazione” che prevenga il bullismo e sostenga la collaborazione e la conoscenza reciproca, favorendo un ambiente più sicuro e rispettoso all’interno della scuola e auspicabilmente anche all’esterno.



