FRIULI VG

Slovenia, Alessandro Ciriani (FDI-ECR): Interrogazione UE per la rimozione della scritta “TITO”

Bruxelles, 04/02/2025 – “Sul Monte Sabotino, in Slovenia, da decenni campeggia la scritta ‘TITO’, un’enorme installazione ben visibile anche dal territorio italiano. Si tratta di un’evidente celebrazione di Josip Broz Tito, dittatore comunista responsabile delle stragi delle Foibe e delle persecuzioni contro migliaia di italiani nel secondo dopoguerra. Un simbolo divisivo e offensivo, che contrasta con i principi di memoria storica e riconciliazione tra i popoli promossi dall’Unione Europea.

Per questo, ho voluto fortemente promuovere un’interrogazione alla Commissione Europea, insieme agli altri colleghi di Fratelli d’Italia. Abbiamo chiesto se ritenga compatibile con i valori dell’Unione la permanenza di questo simbolo e se intenda sollecitare le autorità slovene affinché venga rimosso nel rispetto della memoria delle vittime italiane e della cooperazione tra Stati membri”.

Lo ha reso noto l’eurodeputato FDI del Friuli Venezia Giulia Alessandro Ciriani.

Nonostante le chiare prese di posizione del Parlamento Europeo, che ha più volte ribadito la sua posizione contro ogni forma di totalitarismo, come sancito dalla Risoluzione del 19 settembre 2019, che “condanna fermamente tutti i regimi totalitari e il loro lascito di crimini contro l’umanità”, e dalla più recente Risoluzione del 23 gennaio 2025, che deplora “il continuo utilizzo negli spazi pubblici di simboli e riferimenti a regimi responsabili di atrocità”, la Slovenia continua a ignorare queste indicazioni, mantenendo inalterato un simbolo che glorifica un regime responsabile di violenze e persecuzioni. Questo atteggiamento contraddice gli impegni comuni per la memoria e la riconciliazione tra i popoli europei.

La coerenza sui principi è fondamentale: non possiamo accettare che, nel cuore dell’Europa, si continui a tollerare la celebrazione di un regime sanguinario. L’Unione Europea deve farsi garante della memoria storica e intervenire per il rispetto delle vittime del comunismo.

Questo tema assume ancora maggiore rilevanza con l’avvicinarsi del 10 febbraio, Giorno del Ricordo, che commemora le vittime delle Foibe e l’esodo giuliano-dalmata”, conclude Alessandro Ciriani, promotore dell’iniziativa.

Related Articles

Back to top button