La Polizia di Stato di Venezia ha tratto in arresto a Mestre un uomo ritenuto responsabile di comportamenti persecutori nei confronti dell’ex compagna e della figlia di quest’ultima. Nello specifico, il soggetto avrebbe posto in essere comportamenti minatori inizialmente nei confronti dell’ex compagna ed in seguito anche nei confronti della figlia di quest’ultima, in quanto ritenuta responsabile della fine della relazione con la donna. In particolare l’uomo, oltre ad aver inviato numerosi messaggi intimidatori ad entrambe le vittime, avrebbe in più occasioni preso di mira l’autovettura della giovane, posteggiata sotto casa, dapprima lanciandole contro alcuni petardi, per arrivare in seguito a mettere in atto un tentativo di incendio.
A seguito delle denunce rese dalle parti offese, i poliziotti della Squadra Volante della Questura di Venezia hanno attivato a scopo preventivo un’intensificazione della vigilanza presso l’abitazione delle due donne. Durante la notte i poliziotti hanno sorpreso l’uomo che sopraggiungeva nei pressi della casa delle vittime a fari spenti e, insospettiti, lo hanno fermato e sottoposto a controllo all’esito del quale è stato trovato in possesso di diversi strumenti atti ad offendere.Lo stesso è stato pertanto tratto in arresto per il reato di atti persecutori e tradotto in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
